PERCHE’ HO SCELTO IL KUDO
KUDO DAIDO JUKU – POST DEL M° LUIGI ROSSINI
RESPONSABILE TECNICO NAZIONALE E VICE PRESIDENTE KIB
Perche’ ho scelto il Kudo
Ciao a tutti i praticanti di Arti Marziali,
Il post di seguito che oggi vi offro è dedicato a tutti gli insegnanti di arti marziali. E’a voi insegnanti a cui oggi faccio riferimento.
L’insegnante di arti marziali, quello che un tempo era il Maestro, con la M maiuscola, oggi è confinato e avviluppato in una dinamica in cui regna la gestione della lezione intervallata da circuiti con cronometro alla mano e la mera critica sul risultato della prestazione degli allievi.
Attenzione! E’ questa la trappola in cui siete caduti! Una pratica di tale genere sarà la vostra condanna, la vostra morte come praticanti, la vostra morte come insegnanti! E tutto ciò che rimane è uno specchio per le allodole, siete diventati così, semplici gestori di un turno, non più Maestri.
Molti di voi potrebbero rispondere a queste affermazioni sostenendo che la passione spesso implica sacrificio, ma a questo potrei rispondervi che non è passione. E’ comodità. A volte è molto più semplice restare nella propria comfort zone, nell’ordinaria routine, chiudersi nell’ego di una carriera già avviata piuttosto che affrontare la realtà e attuare un cambiamento concreto.
Il mio post inoltre vuole essere una testimonianza concreta, non semplici parole poi non seguite dai fatti. Anche io sono stato nella vostra stessa situazione. Avevo tutto ciò che un Maestro possa desiderare dopo anni di pratica, esperienza, riconoscimenti, gruppi di allievi numerosi eppure per una controversia all’interno di una struttura di karate di cui facevo parte, troppo politichese e poca arte marziale, ho deciso di rivoluzionare la mia vita, mi sono guardato intorno e ho conosciuto il KUDO, che finalmente mi ha dato nuovi stimoli ed ha riacceso in me la fiamma della passione.
Nel KUDO il percorso di apprendimento dell’insegnante è in continuo divenire, non si esaurisce mai. Si sperimentano programmi sempre nuovi studiando con gli allievi in percorsi paralleli di altissimi contenuti tecnici ed evoluti come, ad esempio, la punta di diamante, il KUDOKA ELITE.
Tutto ciò contribuisce nell’offrire all’insegnante, oltre che agli allievi, linfa sempre nuova; nessuno può permettersi di sedersi sugli allori, nel Kudo è insito il concetto di continua evoluzione e trasformazione.
Il Maestro diviene un LEADER, non dettato però dalla sua sola autorità ma leader lo si diviene perché si diviene esempio in prima persona. Il Maestro è colui che comincia a salire la montagna della difficoltà per primo e tende la mano al proprio allievo nei punti più impervi del cammino aiutandolo a salire, raggiungendo la vetta più alta insieme.
È vero, molti di Voi potranno obiettare che è una strada in salita, impervia, si tratta di un’arte marziale reale e completa. Ai Maestri di vecchia data come me potrà capitare di vedere che i propri colpi, la propria velocità, i propri riflessi non sono più quelli di un tempo. Tuttavia, questo è uno dei motivi per far ravvivare la fiamma della passione.
Inizierà un percorso di modifiche e adattamenti ma anche di acquisizione di nuove esperienze acquisite tramite uno studio reale e una pratica concreta.
La decisione è nelle vostre mani.
Tu, come insegnante, quanti aspetti del tuo insegnamento hai misurato e modificato per renderli più efficaci e reali?
Quante dinamiche, le solite e sempre le stesse, ti sono capitate e continuano a capitarti senza che ti esalti o cadi nella frustrazione?
Tu, che sei il primo esempio per i tuoi allievi, chiedi a te stesso se sei in grado ancora di dare valore aggiunto a quello che insegni?
Se i tuoi dubbi, se le tue risposte a questi interrogativi, se davvero sei pronto a rivoluzionarti per tornare a praticare con ardore, noi della Kudo Italia, ti stiamo aspettando.
Viva il Kudo!!
Maestro Luigi Rossini